Anziano e depressione
La prevalenza della depressione nella popolazione anziana di persone oltre i 65 anni si attesta su percentuali molto alte: il 58% nelle femmine e il 34% nei maschi.
Questo problema è generato dalla rottura di alcuni equilibri della persona che sono legati all’aumentare dell’età:
- uscita dal mondo del lavoro;
- la riduzione dell’autonomia;
- il rallentamento delle funzioni psichiche e motorie;
- l’insorgere di condizioni di malattia;
- la riduzione dei contatti sociali.
Sul versante psicologico lo scarso adattamento a questi cambiamenti può generare senso di colpa per la propria incapacità e senso di inadeguatezza nell’affrontare le richieste della quotidianità.
Tutti questi fattori, combinati tra loro, determinano l’insorgenza di un quadro depressivo che, in modo particolare nell’anziano, porta ad uno stato di apatia, a insensibilità agli stimoli della vita, irritabilità e la tendenza ad isolarsi.
Lo stato depressivo compromette ulteriormente la mancanza di energia, concentrazione e motivazione a far le cose che oltretutto vengono interpretati come legati all’età e non allo stato depressivo che quindi passa inosservato impedendo di intervenire tempestivamente.
Inoltre in queste fasce di età il ricorso a percorsi di supporto psicologico è quattro volte inferiore.
La mancanza di intervento psicologico e psicofarmacologico adeguati porta quindi alla cronicizzazione dei quadri depressivi nell’anziano.
ANZIANO E DEPRESSIONE: UN PERCORSO SPECIFICO
Rispetto a questo problema noi di studio Sofisma abbiamo delineato un percorso di intervento ad hoc che tenga conto delle caratteristiche specifiche dei problemi depressivi nell’anziano.
Intraprendere un percorso psicologico classico nell’anziano presenta delle criticità in quanto vi è una forte resistenza ad intraprendere un percorso di questo tipo.
Il motivo di questa difficoltà è legato sia a fattori culturali sia alla difficoltà, da parte del terapeuta, di accedere alla dimensione introspettiva della maggior parte delle persone anziane.
Ecco come l’applicazione di strategie fortemente introspettive come la ristrutturazione cognitiva, che abbiamo visto nei precedenti articoli, risulta di difficile applicazione nell’anziano.
ANZIANO E DEPRESSIONE: AZIONE INDIRETTA SULL’AMBIENTE
Risulta quindi indispensabile agire indirettamente sul contesto di vita della persona anziana, operando in collaborazione con i familiari o le persone vicine.
Una strategia come l’attivazione comportamentale, che abbiamo visto negli articoli precedenti, può essere implementata collaborando con la rete sociale della persona anziana che può includere coniuge, figli, nipoti o fratelli.
Attività piacevoli che tengono la persona stimolata vengono selezionate insieme al terapeuta, che ne valuta l’appropriatezza, per poi essere portate nel contesto di vita quotidiana dai familiari.
Più la persona viene coinvolta nelle attività più umore ed energia salgono e si possono implementare quelle successive, più impegnative, nella gerarchia delineata col terapeuta.
Ecco che il terapeuta agisce indirettamente, da regista, andando a strutturare insieme ai familiari un ambiente favorevole alla eliminazione del quadro depressivo.
Negli incontri con i familiari il terapeuta può inoltre insegnare loro quali sono le modalità di interazione con l’anziano più adeguate per indebolire il suo modo di pensare negativo e per coinvolgerlo al meglio in questo graduale percorso di cambiamento.
ANZIANO E DEPRESSIONE: L’INTERVENTO PSICOFARMACOLOGICO
Un’altra importante risorsa in molti casi è la terapia psicofarmacologica che, se implementata con un approccio specialistico che tenga conto delle caratteristiche dell’anziano, può fare da facilitatore al cambiamento indotto dal percorso psicologico elevando energia, umore e aiutando a sganciarsi dai pensieri negativi.
Come sapete dai precedenti articoli, per l’aspetto psicofarmacologico Caremind Studio ci viene in aiuto con la sua professionalità affiancandoci con un lavoro di equipe in tutte le fasi dell’intervento.
Nell’anziano un quadro depressivo porta a condotte che accelerano tutti i processi degenerativi dati dall’età: questo ci dice che il miglior momento di intervenire è sempre ADESSO.
Se vuoi maggiori informazioni sui nostri trattamenti per la depressione contattataci telefonicamente o tramite il nostro sito, saremo lieti di fornirti tutte le informazioni ed i chiarimenti che richiederai.
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Dott. Alberto Cocco
PSICOLOGO CLINICO