Come curare l’insonnia

Trattamenti indicati per intervenire su un disturbo del sonno

Negli ultimi articoli abbiamo visto insieme quali sono le funzioni del sonno e quali possono essere delle abitudini utili a favorire regolari ritmi sonno/veglia.

In questo articolo vedremo insieme di quali fasi e procedure si compone un intervento di tipo cognitivo comportamentale per l’insonnia e per i disturbi del sonno più in generale.

COME CURARE L’INSONNIA: FASE DI ASSESSMENT E VALUTAZIONE

Il primo step è la fase di valutazione in cui vengono raccolte informazioni specifiche sul problema le quali vengono analizzate per capirne i meccanismi specifici e impostare un intervento individualizzato sulla persona.

In questa fase si utilizzano anche diari del sonno che permettono di raccogliere informazioni sul tempo per addormentarsi, risvegli notturni, ore di sonno e abitudini quotidiane che possono influire sui ritmi sonno/veglia.

In fase di colloquio e tramite i diari vengono raccolte tutte le informazioni utili a definire i meccanismi che inducono e mantengono il problema del sonno:

  • Orari di addormentamento e risveglio;
  • Quantità e durata degli eventuali risvegli notturni;
  • Pensieri e preoccupazioni che aumentano il livello di tensione e impediscono di riposare correttamente;
  • Abitudini serali;
  • Livello attuale di stress;
  • Storia del problema di sonno;
  • Alimentazione e uso di farmaci stimolanti o sedativi.

COME CURARE L’INSONNIA: IMPOSTAZIONE DI OBIETTIVI E MODALITÀ DI INTERVENTO

In conclusione della fase di valutazione vengono concordati con la persona obiettivi e modalità di intervento il quale si avvale di procedure comportamentali e cognitive.

Vengono spiegati alla persona i meccanismi che inducono e mantengono il suo problema di insonnia, insieme a come ogni procedura che si andrà ad implementare agisce su ognuno di essi.

La comprensione e presa di consapevolezza da parte della persona dei meccanismi del suo problema servono a favorirne la motivazione all’intervento, aspetto fondamentale per una corretta implementazione delle procedure e per il raggiungimento di buoni risultati.

Inoltre, se la persona capisce come alcune abitudini e comportamenti impattano sul problema, sarà anche in grado di riportare autonomamente al terapeuta informazioni utili al trattamento che magari non erano state raccolte in fase di valutazione.

Una volta concordati obiettivi e modalità di intervento si passa alla fase di trattamento vera e propria che si avvale di procedure di tipo comportamentale e cognitivo.

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COME CURARE L’INSONNIA: PROCEDURE COMPORTAMENTALI

Le procedure comportamentali comprendono:

  • Modifica delle abitudini legate al sonno;
  • Insegnamento di tecniche di rilassamento;
  • Uso strategico della deprivazione per regolarizzare i ritmi del sonno.

Rispetto alla modifica delle abitudini della persona che compromettono i ritmi del sonno le variabili su cui si va ad agire possono riguardare i seguenti aspetti:

  • quello che la persona fa prima di andare a letto;
  • fonti di luce nella camera da letto;
  • caratteristiche della camera da letto che impediscono un corretto riposo;
  • abitudini alimentari;
  • uso di stimolanti, alcool o altre variabili di questo genere.

Si concordano con la persona graduali modifiche di questi aspetti, combinati all’applicazione delle altre procedure di intervento, fino ad una risposta di miglioramento di ritmi e qualità del sonno.

La gestione di questi aspetti ambientali viene definita “igiene del sonno”.

Insieme alla modifica delle abitudini disfunzionali, tipicamente si insegnano alla persona tecniche di rilassamento come la respirazione diaframmatica o il rilassamento muscolare progressivo che contribuiscono a ridurre il livello di tensione e attivazione.

In seduta la persona viene guidata dal terapeuta nella corretta esecuzione degli esercizi i quali poi vengono svolti quotidianamente a casa al fine di automatizzare la procedura e potersi avvalere della riduzione del livello di attivazione per favorire l’addormentamento.

Altra strategia che, tramite la guida del terapeuta, viene utilizzata è una ragionata deprivazione del sonno per andare a regolarizzare i ritmi.

Si modificano gli orari di risveglio in maniera strategica andando a tagliare un po’ di tempo di sonno per fare in modo che, progressivamente nei giorni successivi, il picco di stanchezza sia il più possibile vicino all’orario di addormentamento ideale per i ritmi di lavoro e di vita della persona.

I tre tipi di procedure comportamentali vengono pianificate e combinate dal terapeuta in modo tale da massimizzarne l’efficacia e la probabilità di corretta esecuzione da parte della persona.

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COME CURARE L’INSONNIA: PROCEDURE COGNITIVE

Rispetto alle procedure di tipo cognitivo, si va ad intervenire sui pensieri e le cognizioni che riguardano il sonno e generano tensione e ansia che a loro volta compromettono il riposo.

Ad esempio, se pensiamo di dover dormire per forza un preciso numero di ore, passato un certo orario inizieremo a pensare: “ecco non riesco a dormire otto ore e domani sarò a pezzi”, “non riuscirò a concentrarmi”, “al lavoro sarà un disastro se non riposo”.

Questo tipo di attività mentale genera tensione e rende quindi difficile l’addormentamento.

Stessa cosa può valere per un risveglio notturno: ci svegliamo la notte, guardiamo l’ora e pensiamo “non ho dormito abbastanza”, “devo assolutamente riaddormentarmi sennò domani sarò a pezzi”.

Anche questo tipo di attività mentale genera tensione e impedisce l’addormentamento.

Per intervenire su questi pensieri disfunzionali viene utilizzata la ristrutturazione cognitiva: procedura utilizzata nell’approccio cognitivo comportamentale per intervenire sulle modalità di pensiero che generano emozioni negative come ansia, tristezza e rabbia e sui relativi disturbi (Es.: disturbi d’ansia, depressione).

Tramite dei diari personalizzati la persona impara a identificare i pensieri disfunzionali legati al sonno che generano tensione e tramite la guida del terapeuta acquisisce la capacità di metterli in discussione sostituendoli con modalità di pensiero più utili, riducendo in questo modo il livello di attivazione.

Nel corso del trattamento la persona viene guidata dal terapeuta nell’applicazione coordinata e graduale di queste procedure che vengono inoltre adattate sulle caratteristiche specifiche della persona che possono riguardare lavoro, motivazione, tratti di personalità, livello attuale di disagio personale e difficoltà nell’applicare con regolarità le procedure concordate.

Particolare attenzione inoltre viene rivolta a tono dell’umore, ansia, irritabilità e livello di concentrazione, aspetti su cui tipicamente una compromissione del sonno va ad impattare.

Nel caso in cui questi aspetti di disagio emotivo siano un aspetto di particolare criticità è indicato integrare al trattamento sul sonno procedure e strategie specifiche per queste variabili.

COME CURARE L’INSONNIA: FARMACOTERAPIA

Un altro aspetto importante legato ai disturbi del sonno e che va tenuto in considerazione in fase di valutazione è il diffuso utilizzo di sedativi e ansiolitici che in moltissime occasioni sono utilizzati in maniera impropria e che spesso contribuiscono ad aggravare il problema invece di risolverlo.

Rispetto a questi casi ci avvaliamo della consulenza psichiatrica di Caremind Studio che gestisce con approccio specialistico l’aspetto farmacologico in modo che questo vada a favorire i risultati del nostro intervento.

Lo sviluppo di un problema del sonno è la combinazione di tante piccole abitudini sbagliate il cui effetto si cumula nel tempo: il trattamento consiste proprio nel rompere questo meccanismo ed invertire il processo, cosa che con precise metodologie e un approccio specialistico può essere fatto in pochi colloqui di intervento.

Visita il nostro sito per scoprire in dettaglio i nostri servizi per i disturbi del sonno: https://www.studiosofisma.it/servizi/disturbi-del-sonno/

Se vuoi maggiori informazioni sui nostri trattamenti per i disturbi del sonno contattataci telefonicamente o tramite il nostro sito, saremo lieti di fornirti tutte le informazioni ed i chiarimenti che richiederai.

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Dott. Alberto Cocco

PSICOLOGO CLINICO