Follicolite da Stress: Quando la Pelle Parla il Linguaggio dello Stress

Scopri cos’è la follicolite da stress, i sintomi, il legame con lo stress cronico e le migliori terapie per ristabilire l’equilibrio di pelle e mente.

Follicolite da stress rimedi

La follicolite da stress è una condizione dermatologica spesso sottovalutata, ma che può avere un impatto significativo sul benessere psicofisico di chi ne soffre. Mentre le sue manifestazioni cutanee sono visibili, le cause scatenanti si annidano più in profondità, in una complessa rete di interazioni neuroendocrine, immunitarie e psicologiche.

In questo articolo analizziamo in modo approfondito:

  • Cosa si intende per follicolite da stress
  • I meccanismi fisiologici che spiegano questa correlazione
  • Il ruolo delle emozioni e dello stato psicologico
  • Le opzioni terapeutiche più efficaci, con un approccio integrato

Cos’è la Follicolite?

La follicolite è un’infiammazione dei follicoli piliferi: piccole strutture presenti nella pelle da cui crescono i peli. Può essere superficiale o profonda, acuta o cronica, e ha un’eziologia multifattoriale.

I sintomi più comuni includono:

  • Piccole papule rosse o pustole a base follicolare
  • Prurito o bruciore nella zona colpita
  • Crosticine, desquamazione o formazioni purulente
  • Eventuali cicatrici nei casi gravi o persistenti

Le aree più colpite:

  • Schiena
  • Cuoio capelluto
  • Zona inguinale
  • Glutei
  • Collo e parte bassa del viso

Cause principali:

  • Batteriche: soprattutto Staphylococcus aureus
  • Fungine: Malassezia, dermatofiti
  • Virali: herpes simplex (raro)
  • Meccaniche: sfregamento, rasatura, abiti stretti
  • Chimiche: contatto con sostanze irritanti

Follicolite da Stress: Come lo Stress Influisce sul Sistema Nervoso, Immunitario e sulla Pelle

La follicolite da stress è una manifestazione dermatologica che, sebbene possa sembrare di origine puramente infettiva o irritativa, trova spesso una componente chiave in una condizione di stress cronico o acuto. Anche in assenza di agenti patogeni evidenti, infatti, lo stress può alterare profondamente l’equilibrio fisiologico della pelle, rendendola più vulnerabile a infiammazioni e infezioni dei follicoli piliferi.

Per comprendere a fondo il legame tra follicolite e stress, è essenziale esplorare l’interazione tra sistema nervoso, sistema immunitario e pelle, un asse di comunicazione conosciuto come “asse neuro-immuno-cutaneo”. Questo sistema integrato media le risposte dell’organismo allo stress, influenzando direttamente la salute cutanea.

  1. Disregolazione dell’Asse HPA (Ipotalamo-Ipofisi-Surrene)

Quando il cervello percepisce una minaccia – che sia reale, simbolica o emotiva – si attiva una cascata neuroendocrina nota come asse HPA. L’ipotalamo secerne il CRH (Corticotropin Releasing Hormone), che stimola l’ipofisi a produrre ACTH (Adrenocorticotropic Hormone). Questo, a sua volta, induce le ghiandole surrenali a produrre cortisolo, il principale ormone dello stress.

Il cortisolo, se prodotto in modo persistente:

  • Sopprime la risposta immunitaria, riducendo l’efficienza delle cellule immunitarie nella difesa da batteri e virus, aumentando la vulnerabilità a infezioni secondarie nei follicoli.
  • Altera la produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, incrementandone la quantità e modificandone la composizione lipidica. Un sebo più denso e occlusivo facilita l’ostruzione del follicolo pilifero, creando un ambiente ideale per la proliferazione batterica.
  • Riduce la capacità rigenerativa della pelle, rallentando il turnover cellulare e rendendo più difficile la guarigione di piccole lesioni o infiammazioni.
  • Indebolisce le difese antimicrobiche locali, diminuendo la produzione di peptidi antimicrobici da parte dei cheratinociti.

Tutti questi effetti creano un terreno biologicamente predisposto allo sviluppo della follicolite da stress, specialmente in soggetti con cute sensibile, grassa o già predisposti a disordini cutanei.

  1. Attivazione dei Neuropeptidi Cutanei: Infiammazione Mediata dal Sistema Nervoso

La pelle non è solo un rivestimento esterno, ma un organo altamente innervato e interconnesso con il sistema nervoso. In condizioni di stress, le terminazioni nervose cutanee rilasciano neuropeptidi – piccole molecole segnale che amplificano l’infiammazione:

  • Sostanza P

  • CGRP (Calcitonin Gene-Related Peptide)

  • Neurochinina A

Questi neuropeptidi innescano una risposta infiammatoria attraverso:

  • Attivazione dei mastociti, che rilasciano istamina e altri mediatori pro-infiammatori.
  • Stimolazione di citochine infiammatorie come IL-1, IL-6 e TNF-α.
  • Vasodilatazione e aumento della permeabilità capillare, che facilitano l’edema e il rossore locale.

Il risultato è una condizione cutanea infiammata, arrossata e sensibilizzata, in cui la minima occlusione o micro-lesione può evolvere in follicolite pustolosa. La follicolite da stress, in questo contesto, può insorgere anche in assenza di infezioni evidenti, come risposta diretta a una disfunzione neuro-immunitaria.

  1. Alterazione della Barriera Cutanea: Perdita della Funzione Protettiva

Lo stress psico-fisico influisce negativamente sulla funzione barriera dell’epidermide, in particolare sulle cellule chiamate cheratinociti, fondamentali per la produzione dei lipidi cutanei. In condizioni di stress prolungato si osserva:

  • Riduzione della sintesi di ceramidi, colesterolo e acidi grassi liberi, elementi essenziali per il corretto funzionamento dello strato corneo.
  • Diminuzione dell’idratazione cutanea, che rende la pelle più secca, fragile e suscettibile a microfessurazioni.
  • Alterazione della coesione cellulare, che facilita l’ingresso di agenti irritanti, allergeni e patogeni.

Queste alterazioni compromettono l’integrità della barriera epidermica, creando le condizioni favorevoli allo sviluppo della follicolite, specialmente nelle zone soggette a sfregamento, sudorazione o depilazione.

  1. Ipersensibilità Cutanea e Reattività Nervosa

Lo stress cronico determina anche un aumento della reattività cutanea a stimoli normalmente innocui – fenomeno noto come skin hyperreactivity. Questa condizione è ben documentata in diverse dermatosi a base infiammatoria, come:

  • Acne infiammatoria

  • Rosacea

  • Dermatite seborroica

  • Follicolite da stress

In questi casi, lo stimolo nervoso centrale amplifica la percezione del disagio cutaneo (prurito, dolore, bruciore), anche quando la lesione dermatologica è lieve o assente. Il grattamento compulsivo e la manipolazione della cute possono aggravare ulteriormente il quadro, trasformando un’irritazione in una vera e propria infezione follicolare.

In sintesi, la follicolite da stress non è un semplice sfogo cutaneo, ma il risultato complesso di un’interazione tra stress psico-fisico, attivazione neuroendocrina, disregolazione immunitaria e alterazioni della barriera cutanea. In questo contesto, la gestione dello stress diventa un elemento centrale nella prevenzione e nel trattamento della follicolite, accanto alle eventuali terapie dermatologiche specifiche.

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Il Ruolo della Mente nella Follicolite da Stress: L’Interazione Psicologica tra Emozioni, Comportamenti e Pelle

La follicolite da stress non è solo una condizione cutanea mediata da meccanismi biologici, ma rappresenta anche l’esito di dinamiche psicologiche complesse, spesso invisibili ma profondamente influenti. Il legame tra mente e pelle è stato ampiamente dimostrato e viene oggi studiato da una disciplina specialistica: la psicodermatologia, che indaga le reciproche influenze tra stati emotivi e condizioni dermatologiche.

In questo contesto, lo stress psicologico non agisce soltanto come fattore scatenante della follicolite, ma può anche contribuire al suo mantenimento e aggravamento, instaurando circoli viziosi difficili da interrompere.

  1. Circoli Viziosi Mente-Corpo: Dallo Stress al Sintomo, e Ritorno

La follicolite da stress si sviluppa spesso all’interno di dinamiche psicofisiologiche autorinforzanti. Il quadro tipico è il seguente:

  • Stress emotivo o tensione psicologica attiva l’asse HPA, producendo modificazioni cutanee (secrezione sebacea, infiammazione, ipersensibilità).
  • La comparsa di lesioni visibili, come pustole e arrossamenti follicolari, genera disagio estetico, preoccupazione e ansia.
  • L’ansia e la tensione incrementano il grattamento compulsivo o la manipolazione della pelle, aggravando la follicolite.
  • Il peggioramento cutaneo alimenta ulteriormente lo stress psicologico, instaurando un circolo disfunzionale mente-pelle.

Questi meccanismi sono ben documentati in letteratura e vengono considerati elementi chiave nella cronicizzazione delle patologie dermatologiche stress-correlate, inclusa la follicolite.

  1. Impatto Psicologico: Autostima, Vita Sociale e Benessere Emotivo

La follicolite da stress colpisce aree del corpo spesso visibili o legate all’intimità (viso, collo, schiena, glutei, inguine), con ripercussioni significative sul piano psicologico ed emotivo. I pazienti riferiscono frequentemente:

  • Vergogna e imbarazzo per l’aspetto della propria pelle.
  • Paura del giudizio sociale, con particolare sensibilità ai commenti o agli sguardi altrui.
  • Evitamento di situazioni sociali o intime (come spiaggia, palestra, rapporti sessuali).
  • Ansia anticipatoria rispetto alla possibilità di nuove recidive o peggioramenti.

Tali vissuti possono diventare fattori scatenanti o mantenenti di forme più strutturate di disagio psicologico, tra cui:

  • Disturbi d’ansia generalizzata, in cui la preoccupazione cutanea diventa solo uno dei temi ansiogeni ricorrenti.
  • Disturbi depressivi, soprattutto in presenza di cronicizzazione e impatto sull’autostima.
  • Disturbi psicosomatici o somatoformi, in cui la pelle rappresenta un veicolo privilegiato di espressione del malessere emotivo.

La follicolite da stress, quindi, non può essere considerata solo un evento dermatologico isolato, ma un segnale visibile di un possibile disagio interiore.

  1. Comportamenti Disfunzionali e Scelte Dannose per la Pelle

In risposta al disagio cutaneo e psicologico, molti individui sviluppano strategie disfunzionali – spesso inconsapevoli – che anziché migliorare la condizione, contribuiscono a peggiorarla. Tra i comportamenti più comuni:

  • Controllo ossessivo della pelle allo specchio, alla ricerca di nuove imperfezioni o lesioni.
  • Utilizzo compulsivo di cosmetici, detergenti, creme o trucchi non adatti, talvolta irritanti, nella speranza di “disinfettare” o coprire le lesioni.
  • Alimentazione sregolata, con eccesso di zuccheri semplici, alimenti infiammatori o junk food che possono aumentare l’infiammazione sistemica e peggiorare il quadro cutaneo.
  • Privazione del sonno, spesso correlata a ruminazioni, ansia o prurito notturno, con effetti negativi sia sul sistema immunitario che sulla salute della pelle.

Nei casi più gravi, si possono osservare comportamenti clinicamente rilevanti come la Skin Picking Disorder (disturbo da escoriazione), in cui il soggetto tende a:

  • Spremere, graffiare o grattare compulsivamente le lesioni cutanee.
  • Provocare nuove lesioni su cute integra, nel tentativo di alleviare la tensione o correggere imperfezioni percepite.
  • Generare infezioni secondarie, cicatrici e iperpigmentazioni permanenti.

Questi comportamenti rappresentano vere e proprie manifestazioni psicopatologiche e richiedono un intervento specialistico, possibilmente integrato tra psicoterapia e trattamento dermatologico.

La follicolite da stress deve essere compresa come un disturbo a cavallo tra psiche e soma, in cui fattori emotivi, cognitivi e comportamentali contribuiscono in modo significativo sia all’esordio che al mantenimento del sintomo. In tale ottica, il trattamento più efficace è quello multidisciplinare, che non si limita alla cura dermatologica, ma integra anche:

  • Supporto psicologico, per affrontare l’ansia, la vergogna e i comportamenti disfunzionali.
  • Psicoeducazione, per aiutare il paziente a comprendere il ruolo dello stress e favorire scelte salutari.
  • Tecniche di gestione dello stress, come la respirazione diaframmatica, la mindfulness o il rilassamento muscolare progressivo.

Solo agendo sulle cause profonde e sui fattori di mantenimento psicologico, è possibile ottenere un miglioramento duraturo e ridurre significativamente il rischio di recidiva della follicolite da stress.

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Come Trattare la Follicolite da Stress: Approccio Multidimensionale alla Cura della Pelle e del Benessere Psicofisico

La follicolite da stress rappresenta una condizione dermatologica con una forte componente psicosomatica. È il risultato dell’interazione tra fattori biologici (infiammazione, alterazione della barriera cutanea) e fattori psicologici (stress cronico, disregolazione emotiva, comportamenti compulsivi). Per questo motivo, il trattamento efficace richiede un approccio integrato e personalizzato, che agisca simultaneamente su pelle, mente e abitudini di vita.

Vediamo nel dettaglio le quattro aree principali di intervento.

Trattamenti Dermatologici: Gestione dell’Infiammazione e Ripristino della Salute Cutanea

In fase acuta o in presenza di follicolite recidivante, è fondamentale intervenire con una terapia dermatologica mirata, in grado di contrastare l’infezione, ridurre l’infiammazione e ripristinare la barriera cutanea.

Antibiotici topici
  • Mupirocina, clindamicina, eritromicina sono pomate o gel da applicare direttamente sulle lesioni follicolari.
  • Agiscono in modo selettivo contro i batteri cutanei, in particolare Staphylococcus aureus, spesso presente nelle follicoliti.
  • Indicate nei casi localizzati o di lieve entità.
  • Vanno utilizzate su prescrizione medica, per tempi limitati, per evitare l’insorgenza di resistenze.
Antibiotici sistemici
  • Doxiciclina, azitromicina, cefalexina vengono prescritti per via orale in caso di:
    • Lesioni estese o diffuse
    • Presenza di infezione secondaria
    • Recidive frequenti non rispondenti al trattamento locale
  • Doxiciclina ha anche un effetto antinfiammatorio sistemico, utile nelle forme miste (infettivo-infiammatorie).
Antimicotici
  • Se il medico sospetta una follicolite da lieviti (es. Malassezia), frequente nei soggetti stressati o immunocompromessi, si ricorre a:
    • Ketoconazolo topico
    • Fluconazolo o itraconazolo sistemici
  • Utile anche la detersione con shampoo antimicotici, soprattutto su cuoio capelluto, torace e schiena.
Detergenti e cheratolitici
  • Detergenti specifici a base di:
    • Clorexidina: azione antisettica
    • Perossido di benzoile: antibatterico e comedolitico (scioglie e previene i comedoni)
    • Acido salicilico: esfoliante e regolatore della cheratinizzazione
  • Aiutano a prevenire l’occlusione dei follicoli, ridurre la carica microbica e riequilibrare il film idrolipidico.
Trattamenti fisici (laser, IPL)
  • Utili nei casi resistenti o recidivanti, soprattutto in presenza di follicolite da rasatura o iperplasia follicolare:
    • Laser Nd:YAG o Luce Pulsata Intensa (IPL) possono ridurre la densità dei follicoli e la colonizzazione batterica.
    • Richiedono cicli periodici in centri dermatologici specializzati.

Interventi sullo Stile di Vita: Prevenire e Ridurre i Fattori di Rischio

La gestione della follicolite da stress passa necessariamente da una revisione delle abitudini quotidiane. Stress, alimentazione squilibrata, sedentarietà e scarsa cura della pelle sono tutti fattori predisponenti o aggravanti.

A. Riduzione dello stress

Lo stress è uno dei principali fattori scatenanti e mantenenti della follicolite, in quanto:

  • Disregola il sistema immunitario
  • Aumenta la produzione di sebo e la sensibilità cutanea
  • Favorisce comportamenti compulsivi sulla pelle

Tecniche consigliate:

  • Mindfulness: pratica di consapevolezza corporea ed emotiva che riduce l’attivazione dell’asse HPA
  • Training autogeno e rilassamento muscolare progressivo: abbassano i livelli di tensione psicofisica
  • Respirazione diaframmatica e meditazione guidata: utili per calmare mente e corpo nei momenti di acuzie
  • Scrittura espressiva o journaling: aiuta a regolare i pensieri e migliorare la gestione emotiva
B. Sonno ristoratore

Il sonno di qualità è fondamentale per:

  • La rigenerazione della pelle
  • La regolazione neuroendocrina
  • Il benessere psicologico generale

È consigliato:

  • Mantenere ritmi regolari
  • Evitare stimolanti (caffè, schermi blu) nelle ore serali
  • Curare l’igiene del sonno e creare una routine serale rilassante
C. Alimentazione anti-infiammatoria

Una dieta pro-infiammatoria può aumentare la reattività cutanea. È utile:

  • Aumentare l’introito di:
    • Omega-3 (salmone, lino, noci)
    • Antiossidanti (frutti rossi, verdure verdi, curcuma)
    • Fibre prebiotiche e probiotici (yogurt, kefir, fermentati)
  • Ridurre o evitare:
    • Zuccheri raffinati
    • Latticini in eccesso
    • Cibi industriali, fritti, insaccati
    • Alcol e bibite zuccherate
D. Cura quotidiana della pelle
  • Utilizzare detergenti delicati, con pH fisiologico
  • Evitare l’uso eccessivo di scrub o saponi aggressivi
  • Prediligere abiti in cotone, lino o fibre naturali, soprattutto nelle zone soggette a sudorazione
  • Evitare sfregamenti ripetuti, depilazioni frequenti e ambienti umidi o occlusivi

Psicoterapia Cognitivo Comportamentale (CBT): Per Intervenire su Pensieri, Emozioni e Comportamenti

L’intervento psicologico è centrale nel trattamento della follicolite da stress, specialmente nei casi in cui il disagio cutaneo si accompagna a:

  • Elevata ansia o preoccupazione per l’aspetto fisico
  • Tendenza al controllo compulsivo della pelle
  • Bassa autostima e ritiro sociale
  • Skin picking disorder (manipolazione compulsiva della pelle)

Obiettivi della CBT:

  • Psicoeducazione
  • Aiutare il paziente a comprendere la relazione tra stress, emozioni e sintomi cutanei
  • Promuovere un modello di comprensione biopsicosociale della follicolite
  • Ristrutturazione cognitiva
  • Identificare e modificare pensieri disfunzionali (“Non guarirò mai”, “Sono disgustoso/a”, “Gli altri mi giudicano”)
  • Promuovere una visione più realistica e compassionevole di sé
  • Tecniche di esposizione
  • Lavorare sull’ansia sociale o sull’evitamento (es. evitare la palestra, la spiaggia, le relazioni intime)
  • Ridurre la vergogna corporea legata alle lesioni cutanee
  • Gestione dei comportamenti compulsivi
  • Insegnare strategie alternative al grattamento o alla spremitura
  • Utilizzare diari comportamentali per monitorare gli impulsi
  • Allenare alla tolleranza del disagio emotivo e alla regolazione dell’impulsività
  • Tecniche di mindfulness e accettazione (ACT)
  • Favoriscono l’accettazione del corpo imperfetto, la flessibilità psicologica e la regolazione dell’autocritica
  • Aiutano a spostare il focus dalla pelle all’intero senso di sé

Intervento Psichiatrico (Quando Necessario)

Nei casi in cui la follicolite da stress si accompagni a disturbi clinicamente significativi, può essere utile una valutazione psichiatrica per valutare l’opportunità di un supporto farmacologico.

Indicazioni principali:

  • Disturbi d’ansia gravi o generalizzati
  • Depressione maggiore con compromissione funzionale
  • Disturbo ossessivo-compulsivo
  • Skin picking disorder resistente alla sola psicoterapia

Possibili opzioni terapeutiche:

  • SSRI (sertralina, escitalopram, fluoxetina): modulano l’umore e riducono l’iperattività dell’amigdala
  • Ansiolitici a breve termine, solo per gestione acuta (non uso cronico)
  • Stabilizzatori dell’umore: nei soggetti con disregolazione emotiva intensa o impulsività marcata

Il trattamento psicofarmacologico deve sempre essere coordinato con il percorso psicoterapico, per favorire un recupero globale e prevenire recidive.

La follicolite da stress non è una semplice condizione dermatologica, ma il risultato di una complessa interazione tra psiche e soma. Per questo motivo, nessun trattamento sarà realmente efficace se non tiene conto:

  • Della componente infiammatoria e microbiologica
  • Del clima emotivo e dello stress percepito
  • Dei comportamenti quotidiani che mantengono il problema
  • Del vissuto personale e relazionale del paziente

Un percorso integrato, che unisca cura dermatologica, riequilibrio dello stile di vita e intervento psicologico mirato, rappresenta la strada più efficace per risolvere la follicolite da stress in modo stabile e duraturo.

Caso Clinico: La storia di Marco – Quando curare la pelle significa ascoltare anche la mente

Marco, 32 anni, impiegato amministrativo, si è rivolto al dermatologo per una forma persistente di follicolite recidivante a livello del collo e della schiena, che durava da oltre un anno. Aveva già provato diverse pomate antibiotiche prescritte in precedenza, con risultati solo temporanei. Ogni volta che il quadro sembrava migliorare, bastava un periodo di maggiore stress al lavoro per far riemergere le lesioni.

Il disagio estetico e il prurito erano accompagnati da un forte senso di frustrazione e vergogna, che lo portavano a evitare la palestra e persino situazioni di intimità. Aveva sviluppato l’abitudine di controllare la pelle allo specchio più volte al giorno e, in alcuni momenti di tensione, di grattarsi compulsivamente, peggiorando l’infiammazione. Dopo una consulenza con il dermatologo, è stato proposto un approccio multidisciplinare.

 Intervento Dermatologico
  • Terapia con doxiciclina per due settimane, associata a detergente delicato con perossido di benzoile
  • Evitata la rasatura diretta con lamette; introdotto un trattamento topico post-doccia con clindamicina
  • Educazione all’igiene cutanea e utilizzo di abbigliamento traspirante in tessuti naturali
Intervento Psicologico

Marco ha intrapreso un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale (CBT). Dopo una fase iniziale di psicoeducazione, si è lavorato su:

  • Ristrutturazione dei pensieri catastrofici (“Non guarirò mai”, “La mia pelle fa schifo”)
  • Gestione del controllo compulsivo e del grattamento automatico, attraverso strategie di auto-monitoraggio
  • Tecniche di esposizione sociale graduale, per ridurre l’evitamento e ricostruire la fiducia nel corpo
  • Pratiche di mindfulness per imparare a tollerare l’attivazione emotiva senza reazione impulsiva sulla pelle
Cambiamenti nello stile di vita
  • Ha iniziato a praticare camminate serali e yoga, con notevole beneficio sull’umore e sulla qualità del sonno
  • Ha rivisto la propria alimentazione, riducendo cibi infiammatori e aumentando omega-3 e probiotici
  • Ha eliminato bevande zuccherate, migliorando anche la digestione e l’energia generale
Esito dopo 4 mesi

Dopo circa 4 mesi di trattamento combinato, Marco ha riportato:

  • Quasi totale scomparsa delle lesioni cutanee
  • Riduzione dell’ansia e della focalizzazione ossessiva sul problema
  • Miglioramento del tono dell’umore e del senso di efficacia personale
  • Ripresa dell’attività sportiva e relazionale

Oggi, continua la psicoterapia con cadenza quindicinale, focalizzandosi sulla gestione dello stress e sulla prevenzione delle ricadute. I follow-up dermatologici confermano la mantenuta remissione.

Questa storia mostra come la follicolite da stress non sia solo un problema della pelle, ma una condizione che richiede ascolto, competenza integrata e consapevolezza psicologica. Prendersi cura della pelle significa, spesso, imparare a prendersi cura di sé nel profondo.

Conclusione: Un Approccio Integrato per la Pelle e la Mente

La follicolite da stress è un chiaro esempio di quanto sia profondo il legame tra sfera fisica e sfera emotiva. Trattare solo la pelle, senza considerare il ruolo dello stress, delle emozioni e dei comportamenti che influenzano la salute cutanea, rischia di produrre soluzioni temporanee, con alte probabilità di ricaduta.

L’obiettivo non è semplicemente far sparire le lesioni, ma interrompere il circolo vizioso tra stress, infiammazione, disagio psicologico e comportamenti disfunzionali. Per farlo, è necessario un percorso che non si limiti al trattamento farmacologico o dermatologico, ma che includa anche:

  • un’attenta valutazione dello stile di vita,
  • un lavoro mirato sulla gestione dello stress e dell’ansia,
  • il supporto psicoterapico per riconoscere e modificare pensieri e abitudini che alimentano il problema.

Solo un approccio integrato e personalizzato può portare a un miglioramento stabile e concreto, non solo della pelle, ma della qualità della vita complessiva.

Se ti riconosci nei sintomi descritti o se convivi da tempo con una follicolite che sembra non risolversi, contattarci può essere il primo passo per affrontare in modo completo il problema. Nel nostro team multidisciplinare offriamo un percorso che integra intervento psicologico, consulenza dermatologica e strategie di gestione dello stress, modellato sulle esigenze specifiche di ciascun paziente.

Scrivici o prenota un colloquio informativo senza impegno: possiamo aiutarti a capire come agire nel modo più efficace, con il giusto supporto e la giusta attenzione, per tornare a sentirti bene nella tua pelle.

Dott. Alberto Cocco

Psicologo e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

Responsabile Servizi Studio Sofisma

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RIFERIMENTI UTILI

www.francesturnertraill.co.uk

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